- DESIO BENE COMUNE CONDIVIDE E SOSTIENE LA CAMPAGNA RIFIUTI ZERO, MENTRE È CONTRARIO ALL'INCENERITORE COME SOLUZIONE PER LA GESTIONE FINALE DEI RIFIUTI -
Desio Bene Comune promuove il graduale spegnimento del forno inceneritore di Desio, perché oltra all’inquinamento ambientale, non solo dovuto alla combustione dei rifiuti, c’è l’inquinamento dovuto al passaggio di camion per il trasporto dei rifiuti, perché comunque il risultato finale della combustione sono dei fanghi e ceneri pesanti che dovranno essere smaltiti.
Desio Bene Comune favorirà lo spegnimento del forno di Desio, perché inserito in un’area fortemente urbanizzata, e nella Regione Lombardia che ha un numero spropositato di forni d’incenerimento dei rifiuti rispetto alla produzione regionale di rifiuti, pertanto sta bruciando rifiuti che arrivano da tutta Italia, con tutti gl’impatti di questi spostamenti.
Il teleriscaldamento non fa altro che sostenere tali processi mantenendo in vita per sempre l’Inceneritore e le sue logiche, per questo la rete è da contenere e gestire nel tempo con altri processi.
Desio Bene Comune è contrario alla logica sottesa alla scelta dell’incenerimento dei rifiuti, ovvero quella che considera che le risorse della terra siano infinite e quindi possiamo continuare indefinitamente ad utilizzarle. Siamo fortemente contrari alle logiche estrattiviste che fanno della Terra un serbatoio di risorse da utilizzare incoscientemente.
Ma sappiamo tutti che le risorse della Terra sono finiti e che se tutta la popolazione umana della terra vivesse come noi italiani servirebbero 2,6 pianeti Terra per sostenere tali bisogni collettivi.
Quindi Desio Bene Comune è convintamente a favore della politica Rifiuti Zero come definito dalla Zero Waste International Alliance (Z.W.I.A.)
“La strategia “rifiuti zero” è al tempo stesso pragmatica e visionaria. Essa cerca di emulare la sostenibilità dei cicli naturali, dove tutti i materiali eliminati diventano risorse per altri.
“Rifiuti zero” significa prodotti pensati, progettati e realizzati in modo da ridurne drasticamente il volume ed eliminare la tossicità del rifiuto, conservare e recuperarne tutte le risorse, senza ricorrere a pratiche di incenerimento o sotterramento.
“Se un prodotto non può essere riutilizzato, riparato, ricostruito, rinnovato, rifinito, rivenduto, riciclato o compostato allora deve essere ridotto, ridisegnato o rimosso dalla produzione.”