In questi ultimi decenni è avvenuto un enorme consumo di suolo libero e naturale, accompagnato da uno sviluppo caotico e diffuso, con una consistente perdita di qualità ecosistemica del territorio. La diffusione del costruito sul territorio ha determinato anche una estensione delle reti infrastrutturali, con relativo aumento dei costi di manutenzione. I cambiamenti climatici, insieme all’aumento dell’impermeabilità dei suoli, dovuti alle costruzioni ed alle infrastrutture, determinando una riduzione della loro capacità di regolatori delle acque, hanno aumentato il rischio idrogeologico.
Tutto ciò unito al continuo calo demografico e ai sempre più numerosi edifici vuoti ed in disuso. Visto il quadro, tracciato sinteticamente qui sopra, diventa necessario l’adozione delle seguenti politiche di gestione del territorio.
2.1 ) PIANO GOVERNO DEL TERRITORIO
All’interno del percorso di redazione della variante generale al Piano di Governo del Territorio, si adotteranno le seguenti strategie e azioni:
Adozione di un PGT a totale consumo zero di suolo e per una generale azione di riqualificazione del costruito.
Il primo e principale indirizzo per la variante è quello di azzerare il consumo di suolo, andando bene oltre le minime prescrizioni di legge e del PTCP.
L'azzeramento del consumo di suolo dovrà riguardare non solo le aree di trasformazione ma anche tutto il tessuto urbano consolidato. La variante dovrà azzerare qualsiasi edificazione su suoli liberi da edifici di qualsivoglia destinazione e dimensione.
Il PGT non dovrà permettere alcun consumo di suolo per qualsivoglia destinazione. Le esigenze insediative e infrastrutturali sono soddisfatte tramite il riuso, la rigenerazione e la riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti, ovvero del suolo consumato.
Il riferimento sarà il testo della proposta di legge redatta e promossa dal Forum nazionale dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio “Salviamo il Paesaggio - Difendiamo i Territori”
Adozione del piano per le attrezzature religiose come previsto dall’art. 72 della Legge 12/2005, per avere anche a Desio luoghi in cui le diverse confessioni religiose possano svolgere le proprie funzioni.
Azioni per una progressiva dismissione delle attività improprie sul territorio; implementare le attività di contrasto all’abusivismo edilizio ed agli usi impropri del territorio, anche attraverso la sorveglianza, l’educazione ed il coinvolgimento responsabile dei cittadini;
2.2) RIGENERAZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA
Dato il forte consumo di suolo degli ultimi decenni, riteniamo necessario verificare la possibilità di sospendere tutti i piani di rigenerazione urbana già approvati, per ricondurre la programmazione della gestione del territorio e del costruito all’interno della variante del Piano di Governo del Territorio, concentrando la massima attenzione a politiche di riqualificazione e ristrutturazione del costruito, evitando forme di speculazione edilizia proprie dei grandi piani di rigenerazione.
2.3) RIQUALIFICAZIONE E RISTRUTTURAZIONE DEL COSTRUITO
Grande attenzione sarà destinata al recupero del costruito e alla riqualificazione degli edifici pubblici e privati esistenti.
Adozione di azioni per facilitare il recupero del costruito da parte dei piccoli proprietari. Anche attraverso una specifica azione e integrazione dello sportello per l’edilizia privata, per meglio guidare e assistere le iniziative dei cittadini per la ristrutturazione degli edifici di proprietà.
Attivazione di uno sportello comunale per facilitare le attività di recupero del costruito da parte della cittadinanza.
2.4) EDIFICI PUBBLICI
progressiva riqualificazione degli edifici pubblici (scuole, sedi amministrative, centri diurni e residenziali, alloggi di edilizia residenziale pubblica, ecc.) nel segno della sostenibilità ambientale e dell'efficienza energetica;
Le scuole diventano i nuovi centri civici del centro e dei quartieri, aperte a tutt3 per attività e servizi, oltre i normali orari di apertura per il servizio scolastico;
manutenzione e ampliamento offerta edilizia abitativa pubblica;
azioni per la messa a disposizione degli edifici abbandonati o vuoti o sfitti alle associazioni o a Enti del Terzo Settore per scopi sociali;
2.5) MOBILITÀ E SPAZIO PUBBLICO
Parliamo insieme di mobilità e spazio pubblico, perché nello spazio pubblico delle strade e delle piazze, si svolge sia la mobilità di persone e cose sia la vita sociale delle persone, dei cittadini desiani. Molto spesso non ci si trova solamente nelle piazze, ma a volte anche uno slargo lungo una strada, un incrocio tra strade, magari per la presenza di edifici rappresentativi, che possono diventare luoghi da gestire non solo per la viabilità, ma anche come luoghi di ritrovo tra persone. Non parleremo solamente di mobilità da un punto di vista viabilistico, ma anche come momento d’incontro tra persone. Quindi la mobilità verrà affrontata sotto diversi aspetti, compresa la componente di riqualificazione dello spazio pubblico ad essa connessa.
All’interno quindi degli interventi sulla viabilità si dovrà comprendere gli aspetti di riqualificazione dello spazio per farlo diventare anche luogo d’incontro e relazione. Quindi si proseguirà con un piano, dotato di risorse finanziarie certe, che preveda la riqualificazione dello spazio pubblico del centro storico e dei quartieri, oltre che alla semplice asfaltatura di strade e incroci, con l’inserimento di luoghi dove poter fermarsi, incontrarsi e dialogare. Prevedendo panchine per sedersi e alberi per il riparo e l’ombra.
Verranno valutate l’istituzione di aree pedonalizzate nel centro e nei quartieri. Mentre sicuramente saranno ampliate e aumentate le Strade Scolastiche. Ogni scuola sarà dotata di una propria strada scolastica dove l’accesso e l’uscita degli studenti possa avvenire in sicurezza e diventare luogo di socialità. “La strada scolastica è una strada (o un piazzale) adiacente a una scuola in cui viene vietato (temporaneamente o in modo permanente) il traffico degli autoveicoli, in modo che tuttə possano raggiungere la scuola in sicurezza. Il transito viene consentito a pedoni, bici, mezzi per il trasporto delle persone con disabilità e scuolabus.”
“Art. 3 – comma 1 n. 58-bis) Zona scolastica: zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine sarà il Comune ad individuare se istituire la nuova tipologia di struttura stradale con apposita ordinanza.”
Promozione della mobilità attiva a piedi e/o in bicicletta. “Per mobilità attiva si intende la scelta di usare la bicicletta o andare a piedi per i propri spostamenti abituali (lavoro o scuola), in alternativa all’uso di veicoli a motore. La mobilità attiva comporta quindi non solo un vantaggio per l’ambiente ma offre anche la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il beneficio sulla salute è quindi doppio: indiretto (riduzione inquinamento) e diretto (movimento fisico).”
A questo scopo si provvederà all’aggiornamento e attuazione del Biciplan già predisposto dalla precedente amministrazione di Centrosinistra, programmando interventi di costruzione della rete portante, della rete secondaria e dei percorsi verdi, anche attraverso il recupero delle strade vicinali.
Volendo favorire la mobilità attiva, ma non solo, sosterremo e amplieremo l’offerta di linee del Pedibus, verificando la possibilità d’istituire anche il Bicibus, attraverso il sostegno di volontarə (come d’altronde già succede in alcuni plessi scolastici).
Tutte queste azioni favoriscono una diversa ripartizione modale nei trasporti, cercando di riequilibrare i diversi mezzi di trasporto, cercando di rendere più sostenibile la mobilità.
Contrastare la frammentazione degli spazi pubblici, creare luoghi di connessione e condivisione per mantenere le interdipendenze urbane;
2.6) DESIO CITTÀ 30 E DESIO CITTÀ ACCESSIBILE
Una città dove gli automezzi viaggiano a 30 km/h diventa immediatamente una città accessibile per tuttə.
Prendendo esempio dalle città italiane ed Europee, che già attuano il sistema, estendere la regolamentazione che mira a rendere le strade più sicure e vivibili, per contrastare la frammentazione degli spazi pubblici, creando luoghi di connessione e condivisione per mantenere le interdipendenze urbane;
Una città dove gli autoveicoli viaggiano a 30 km/h diventa immediatamente una città più sicura e condivisa per tuttə, dai/lle bambini/e alle persone anziane, alle persone con disabilità, a tutti gli/le utenti deboli della strada. Proporre Desio Città 30 è proporre una città democratica ed egualitaria, rendendo le strade più sicure per tuttə, dai quartieri al centro, dove le persone di possono muovere con qualsiasi mezzo di trasporto in sicurezza. Una città per tuttə. Inoltre la riduzione della velocità, permette l’utilizzo in sicurezza di altri mezzi di trasporto, nel tempo libera spazio sulle strade per le persone che non hanno alternative all'uso della macchina.
Da Bologna Città 30, a cui rimandiamo per comprendere appieno il senso e il significato della Città a 30 chilometri orari, riprendiamo in sintesi i vantaggi: Più sicurezza stradale, Meno inquinamento e consumi energetici, Più mobilità attiva, Traffico più fluido e meno stress, Ci metti lo stesso tempo, Meno rumore, Più spazio per tutti, Più economia locale.
Desio Città 30: “È una città che si trasforma per diventare più silenziosa e più spaziosa, con strade più accessibili e sicure, con nuove aree verdi e pedonali, con spazi protetti davanti alle scuole, con un traffico più fluido e meno stressante per tutti. Una città che punta a salvaguardare la salute delle persone e azzerare le morti in strada.”
Sulla base dell’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano si individueranno le strade in cui si ridurrà il limite a 30 chilometri orari, tendenzialmente le strade nei quartieri residenziali, consolidando le zone 30 già esistenti, mentre le strade principali di scorrimento rimarranno a 50 chilometri orari per facilitare l’attraversamento senza coinvolgere il centro e i quartieri.
Naturalmente la città accessibile prevede la realizzazione degli interventi previsti dal Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e dal Piano per l’Accessibilità Urbana (PAU) in sinergia anche con le Istituzioni, i Servizi e le Associazioni che si occupano delle persone con disabilità o che si occupano delle tematiche essendone parte interessata direttamente.
2.7) PEDEMONTANA E METRANVIA
Siamo contrari alla devastazione del territorio in virtù dell’idea che questa autostrada non risolverà la congestione del traffico di attraversamento della città e delle attuali principali strade di collegamento ma al contrario porterà ulteriore enorme passaggio di mezzi pesanti e di auto private.
Siamo contrari per il danno che l’autostrada recherà all’ambiente: inquinamento dell’aria, impermeabilizzazione del suolo, cementificazione delle aree verdi rimaste nella cintura cittadina con il conseguente incremento di ondate di calore, di alluvioni e di siccità, interruzione irrimediabile e definitiva del corridoio verde Nexus inserito nella RER (Rete Ecologica Regionale) riconosciuta quale “infrastruttura prioritaria del ”Piano Territoriale Regionale” di connessione ecologica per la fauna selvatica e di preservazione della biodiversità e del patrimonio vegetale.
Controllo e monitoraggio dei cantieri e loro impatto sulla popolazione e sulla viabilità cittadina per il passaggio dei mezzi pesanti e lo stoccaggio delle terre
Attenzione e miglioramento del progetto Metrotranvia, nei limiti della fase attuale di cantierizzazione. Costruzione di una relazione con il costruito, favorire l’intermodalità tra i mezzi di trasporto pubblico e con la rete ciclabile del biciplan.
Attenzione al progetto di riqualificazione della linea dismessa, come occasione per ridisegnare l’asse commerciale centrale di attraversamento sud-nord di Desio, favorendo la mobilità attiva, la pedonalizzazione, costruendo luoghi di socialità.
2.9) QUARTIERI
Lavorare alla coprogettazione con le dirigenze didattiche per istituire centri Civici di Quartiere all’interno delle scuole primarie per un uso pomeridiano e serale. Utilizzo degli spazi anche come laboratori creativi intergenerazionali
Come luoghi di partecipazione attiva alla vita della città
Luoghi in cui effettuare incontri costanti di scambio con l’amministrazione comunale