Il contesto socioeconomico attuale e il conseguente aumento della domanda di protezione sociale, conferma e incrementa la tendenza in atto da più anni di un aumento delle povertà e delle diseguaglianze.
Le persone esprimono bisogni sempre più complessi e sempre più facilmente possono scivolare verso condizioni di vulnerabilità.
Pertanto si impone una trasformazione sostenibile alle politiche di welfare e l’attuazione di conseguenti azioni anche innovative. A rischi sociali strutturali si aggiungono nuovi rischi che derivano dall’“economia di guerra” che si sta profilando. Inoltre ulteriori nuovi rischi possono derivare dai cambiamenti climatici e dalla transizione digitale ed ecologica in atto (riduzione posti di lavoro, riconversione ambiti produttivi).
La congiuntura economica attuale sta dunque imponendo tagli e sacrifici in specifici settori, sociale e sanità, e ampliamento di spesa e incremento debito pubblico in altri settori quali la “difesa” e la “sicurezza”. Non solo ci sono meno risorse per le politiche sociali e sanitarie, ma anche i trasferimenti pubblici alle famiglie in vari ambiti, che generano reddito aggiunto al reddito da lavoro, stanno diminuendo. Inoltre il welfare a livello nazionale si sta modificando verso logiche meno universalistiche e principi di redistribuzione più ristretti e iniqui.
Per programmare e progettare azioni e interventi, che a livello locale possano affrontare tale complessità, intendiamo considerare la vulnerabilità, in un'ottica allargata prendendo in considerazione di ulteriori variabili che concorrono nella determinazione di vari tipi di povertà, anche se naturalmente il reddito a disposizione rimane una determinante prioritaria.
Proponiamo pertanto un’ottica operativa che tenga in considerazione le seguenti dimensioni, che si intersecano e si incrementano generando maggiore rischio, vulnerabilità e povertà:
LAVORO: redditi da lavoro diminuiti, lavorator3 con lavoro povero che non guadagnano abbastanza o che non hanno tempo di lavoro adeguato alle necessità, lavori precari e saltuari, differenze generazionali di impiego;
ABITARE: scarsa adeguatezza degli alloggi a disposizione rispetto alle caratteristiche del nucleo e al loro ciclo di vita, accesso alloggi differenziale per diverse generazioni, inflazione che incide pesantemente sui mutui e sugli affitti;
EDUCAZIONE: Povertà educativa, dispersione scolastica
SANITÀ: incremento della sanità privata rispetto a quella pubblica, con lunghi tempi di attesa, meno risorse e difficoltà di accesso, impossibilità ai redditi bassi di ottenere cure sanitarie se non fornite dal sistema sanitario nazionale
BENI PRIMA NECESSITÀ: riduzione possibilità di acquistare un paniere minimo di beni e di servizi energetici, accesso non per tutti ad alimenti sicuri e di qualità sufficiente
DIGITALE: mancato accesso a strumenti digitali e a competenze digitali, ormai indispensabile anche per accedere ai servizi i pubblici;
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE con fabbisogno sempre più ampio di risorse di cura e assistenza, delega con scarso supporto alle famiglie, in particolare alle donne;
Per affrontare la complessità sopra descritta si ritiene utile realizzare interventi specifici per diverse forme di fragilità e vulnerabilità, individualizzati secondo differenti destinatari (età genere …), realizzati in sinergia da più operatori con diverse competenze e specializzazioni.
Si intende inoltre incrementare le capacità di innovazione delle politiche sociali attuate nella città, incrementando processi di coprogrammazione e consolidando il corretto utilizzo di strumenti di coprogettazione, perché tali pratiche diventino sempre più processi strutturati, accompagnati e verificati, in un articolato metodo del lavoro sociale.
COPROGRAMMAZIONE E COPROGETTAZIONE TRA:
istituzione per la condivisione della titolarità della funzione sociale, per l'utilizzo sinergico delle risorse economiche e lavorative a disposizione (Piano di zona);
istituzione e cooperative sociali, associazioni di volontariato per ricomporre reti di solidarietà e per generare innovazione;
istituzione e cittadinə singolə e variamente organizzatə, forme di coprogettazione e collaborazione rispetto progetti specifici. Tali percorsi comuni generano corresponsabilità, rafforzano e rigenerano il legame sociale e fiduciario;
Per operare in tale senso riteniamo centrale la presenza dell’Azienda Speciale Consortile “Consorzio Desio Brianza”, come nodo prioritario di una rete di interventi e servizi, capace di ampliare le funzioni di accompagnamento e manutenzione dei processi di coprogrammazione e di coprogettazione sempre secondo la cultura del valore pubblico nella gestione dei Servizi stessi.
Azioni concrete per i Servizi alla Persona:
rivalutare percorsi di esternalizzazioni di alcuni servizi (reinternalizzazione del CDD di Desio);
coprogrammare e coprogettare un Centro Diurno Educativo per Minori
riportare la Posteria Sociale in centro città;
1.2) A PROPOSITO DI SANITÀ:
Azioni di sensibilizzazione e educazione
Creazione di materiale informativo: opuscoli, volantini, poster per informare la popolazione sui servizi sanitari disponibili e come accedervi.
Collaborazione con gli Istituti Scolastici per l’educazione delle giovani generazioni sui temi della salute e della prevenzione con eventuali sportelli di ascolto nelle scuole rispetto a temi legati all’educazione affettiva e sessuale.
supporto alle persone che hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari, come anziani, disabili o persone senza assicurazione.
Sostegno alle organizzazioni locali che lavorano per migliorare l’accesso alla sanità pubblica, come associazioni di volontariato o organizzazioni non profit.
Promozione della salute comunitaria attraverso iniziative come la creazione di giardini comunitari, programmi di attività fisica o iniziative di prevenzione
Azioni concrete verso una sanità pubblica
creazione di uno sportello comunale per aiutare la cittadinanza nel poter accedere alle visite specialistiche ed esami nei tempi di attesa così come previsto dalla Legge Regionale;
Promuovere la salute mentale attraverso iniziative come la creazione di gruppi di supporto o la collaborazione con organizzazioni che offrono servizi di salute mentale.
facilitare l’accesso e la distribuzione gratuita della pillola del “Giorno Dopo” attraverso una coprogettazione con il consultorio;
1.3) A PROPOSITO DELL’ABITARE – UNA CASA PER TUTT3
Nell’attuale contesto socio-economico riteniamo inderogabile affrontare il tema delle politiche dell’abitare, evidenziando il valore e la centralità che assume l’azione pubblica nella gestione di tale problematica. Sia che siano persone e/o famiglie in difficoltà economica, sia che si tratti di giovani con lavori precari e/o sottopagatə, diventa necessario dare risposte concrete al bisogno di casa.
Maggiori risorse economiche per sostenere le famiglie mono reddito, mono genitoriali e le persone che affrontano situazioni di emergenza abitativa. Sostegno comunale alla morosità incolpevole.
Incentivare e promuovere l’accesso all’affitto privato attraverso un accordo tra proprietarə di alloggi privati sfitti per l’applicazione del canone concordato.
Contrastare l’emergenza abitativa garantendo a tuttə ə cittadinə l’accesso all’abitazione in affitto attraverso la migliore gestione delle case popolari e accesso all’affitto privato.
Incentivare le iniziative di creazione di alloggi a canone concordato e sociale, anche attraverso la formazione di cooperative edilizie e iniziative di cohousing sociale.
Aumentare il patrimonio SAT per l’affidamento degli alloggi transitori che vengono assegnati per un tempo limitato
Riqualifica degli alloggi comunali (bando SAP)
ripristinare il Piano Freddo per l’accoglienza notturna dei senza dimora nel periodo invernale;
Sviluppare il cohousing tra studentə e persone anziane nello stesso stabile, in modo da creare forme di solidarietà e aiuto.
Inoltre pensiamo valgano le metodologie collaborative già sperimentate in campo sociale ed educativo le quali possono essere anche attuate trasversalmente all’interno delle politiche culturali e sportive pur nella consapevolezza che la coprogettazione è una metodologia specifica, non generalizzabile a tutti gli interventi svolti da una amministrazione, che non può essere adottata come l’unico strumento di regolazione tra pubblico e privato.
1.4) A PROPOSITO DI GIOVANI
Coprogettare uno spazio da gestire insieme ai/lle giovani, coinvolgendoli/le nelle proposte possibili per il tempo libero e per lo studio offrendo spazi attrezzati come palestre popolari, salette prove per fare musica, laboratori creativi, ciclofficine, ecc.
Progettare e attuare l’educativa di strada;
Creazione di uno spazio di prevenzione al disagio, di sostegno rivolto ai/lle preadolescenti anche per il supporto scolastico: in particolare per gli/le studenti/esse stranieri/e e per i/le minorenni con certificazione;
Prevedere alloggi per giovani che cercano l’autonomia
consiglio comunale dei ragazzi
1.5) A PROPOSITO DI DIRITTI
Promozione di una “cultura dei diritti” attraverso progetti di sensibilizzazione, informazione e formazione, sia finanziati dal Comune che con la partecipazione attiva a iniziative sovracomunali, con l’intento di educare ad un approccio includente e di prevenire la discriminazione e la violenza rivolte in particolare all’infanzia, alla disabilità, alle donne, alle persone razializzate e LGBTQ+ (con coinvolgimento della cittadinanza in una riflessione culturale legata ai temi dei diritti, delle differenze, della visibilità, dell’accettazione e dell’inclusione);
Abilismo: Ancora oggi le persone con disabilità vengono considerate non conformi ai criteri di presunta normalità, soggetti fragili verso i quali mettere in atto atteggiamenti paternalistici e meramente assistenziali.
Verso le persone con disabilità permangono atteggiamenti discriminatori e pregiudizialmente svalutativi.
Pensiamo che la disabilità sia una condizione, uno stato in cui ciascuno di noi può incorrere lungo il proprio ciclo di vita, in modo permanente o temporaneo, lieve o irreversibile.
Crediamo che sia necessario promuovere un cambiamento culturale, scardinare pregiudizi che portano all’emarginazione di corpi differenti e menti divergenti, adottare un nuovo sguardo che sappia riconoscere in ogni persona caratteristiche specifiche e potenzialità, in grado di apportare un reale contributo all’interno della nostra collettività.
Vogliamo pertanto promuovere l’autodeterminazione e le libertà fondamentali di tutti, sostenere la piena realizzazione e l'autonomia personale, garantire accessibilità e mobilità.
Razzializzazione è l’attribuzione di significati razziali a gruppi di individui che non erano precedentemente definiti in termini razziali.
la razzializzazione è l'azione di far diventare un gruppo sociale una "razza" attraverso la categorizzazione e l'attribuzione di caratteristiche razziali, attraverso l’utilizzo di stereotipi. Questo processo può essere influenzato da fattori politici, economici, religiosi e culturali. La razzializzazione è un elemento centrale del razzismo strutturale, un sistema di oppressione che produce disuguaglianze sociali e istituzionali, spesso inconsapevoli ma ancora deliberatamente e strumentalmente utilizzati.
Riapertura dello Sportello di ascolto contro le discriminazioni (genere, abilismo, razializzazione);
Azioni di sensibilizzazione e educazione all’affettività e sessuale nelle scuole;
Realizzazione di iniziative di formazione nelle scuole dell’obbligo per diffondere una cultura che valorizzi la differenza di genere, che promuova il superamento degli stereotipi e favorisca pari opportunità
Organizzazione di eventi di sensibilizzazione: conferenze, workshop, proiezioni di film e documentari per aumentare la consapevolezza sui diritti delle minoranze nelle istituzioni locali, come scuole, comune e aziende;
Creazione di gruppi di studio e discussione nelle scuole superiori, per esplorare temi come la diversità, l'inclusione e la lotta contro la discriminazione.
Creazione di spazi sicuri e inclusivi per le minoranze, come centri comunitari, gruppi di supporto e spazi di incontro.
Promozione di azioni di sostegno alle vittime di discriminazione in sinergia con le organizzazioni locali che lavorano per i diritti delle minoranze con assistenza legale, emotiva e pratica.
Promozione della denuncia delle discriminazioni e dei crimini d'odio, per aumentare la consapevolezza e la giustizia.
Azioni simboliche
Istituire il Disability Pride anche a Desio
adesione alla Giornata mondiale contro l’omofobia e la bi-transfobia – LGBTQ+ (17 maggio) e ad ogni iniziativa contro la discriminazione degli orientamenti sessuali, di genere e delle famiglie arcobaleno;
adesione alla Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (20 novembre) e ad ogni iniziativa utile per la tutela del benessere dei più piccoli;
adesione alla Giornata mondiale contro la Violenza di Genere (25 novembre) adesione alla Giornata mondiale per i diritti delle Persone con Disabilità (3 dicembre) per valorizzare la diversità in ogni sua condizione.
1.6) A PROPOSITO DI LAVORO
La qualità della vita in una città e le buone condizioni economiche e sociali sono determinati dal livello di occupazione e dalla qualità del lavoro delle persone che la abitano. In Italia le politiche per il lavoro sono materia di competenza di Stato e Regioni, tuttavia anche i comuni possono contribuire in particolare partecipando alle reti dei servizi per le politiche attive del lavoro e alla formazione professionale
Nella nostra città L’Azienda Speciale Consortile “Consorzio Desio-Brianza” è il punto di riferimento per i servizi di Formazione Professionale e Orientamento al lavoro.
Sono da rafforzare gli interventi specifici per diverse tipologie di destinatar3 giovani, disabili, donne in percorsi di fuori uscita da situazioni di violenza, persone che escono da percorsi di carcerazione, ecc.
Nella gestione degli appalti riteniamo indispensabile garantire legalità, trasparenza e concorrenza arginando i rischi di infiltrazione mafiosa e di diffusione di fenomeni corruttivi e il rispetto dei criteri ambientali minimi.
Riteniamo inoltre indispensabile il rispetto dell'obbligatorietà delle clausole sociali per garantire la stabilità occupazionale del personale impiegato, nonché l'applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore e la tutela effettiva, non subordinata ai costi, della salute e della sicurezza di lavoratrici e lavoratori.
1.7) A PROPOSITO DI SCUOLA
Operare una riconversione ecologica degli edifici pubblici (scuole, comune, ecc) tema su cui il comune può agire direttamente attuando ristrutturazioni con obbligo di maggiore efficienza energetica degli edifici La riqualificazione energetico-ambientale degli edifici contiene anche il miglioramento dell’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Interfacciarsi con gli Istituti Scolastici per istituire la pratica dei libri in comodato d’uso per le scuole medie, dove non già effettuata.
Azioni di sensibilizzazione e educazione all’affettività e sessuale nelle scuole;
Realizzazione di iniziative di formazione nelle scuole dell’obbligo per diffondere una cultura che valorizzi la differenza di genere, che promuova il superamento degli stereotipi e favorisca pari opportunità
Promozione e istituzione della Carriera Alias nelle scuole superiori
1.8) A PROPOSITO DI SPORT
“Lo sport è uno strumento privilegiato di educazione grazie al quale diffondere e condividere i valori fondamentali del rispetto, della collaborazione e dell’osservanza delle regole. Grazie allo sport possiamo far nascere relazioni positive dentro e fuori dal campo, imparare ad accettare le sconfitte e a gioire delle vittorie nel rispetto delle emozioni altrui. Affinché ciò avvenga è necessario che gli adulti di riferimento si ricordino sempre di essere prima di tutto degli esempi”. Don Gino Rigoldi.
Riqualificazione e ristrutturazione del Centro Sportivo
Apertura delle palestre scolastiche a Società Sportive e ad Associazioni anche in orario serale;
1.9) TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
Rendicontare, con cadenza semestrale, l'operato amministrativo in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato.
Ripresa e riorganizzazione del Bilancio partecipativo come modello di partecipazione e realizzazione di progetti e di idee nati dalle esigenze e dai desideri della cittadinanza;
1.10) A PROPOSITO DI CULTURA
Coprogettare una gestione complessiva degli spazi relativi alla Villa Cusani Traversi Tittoni
Mantenimento di una quota di giornate nell’anno, per l’utilizzo da parte delle Associazioni culturali della Villa Cusani Traversi Tittoni per eventi gratuiti da offrire alla cittadinanza
Programmare e attuare visite guidate gratuite alla Villa Cusani Traversi Tittoni per le scuole primarie, insieme alle Associazioni e ai progetti del territorio (ReteTikiTaka) che si occupano delle visite.
Valorizzazione della Civica Scuola di Musica e Danza
Attrezzare la zona fra lo Skate park e la via Agnesi per gli eventi ad ampio pubblico e di tipo ricreativo, riservando la Villa Cusani Traversi Tittoni per eventi culturali e artistici per la salvaguardia del bene storico;
Creazione di spazi transculturali per favorire lo scambio fra le diverse culture e le comunità straniere presenti in città; luoghi dove sia possibile mantenere vive e trasmettere le culture di appartenenza e le lingue di origine ma che possano operare anche da laboratori di conoscenza e di scambio fra i/le cittadini/e che abbiano interesse ad ascoltare, dialogare, confrontarsi e imparare altre tradizioni e lingue;
LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Il nostro impegno in tal senso è rivolto, come viene riportato dal sito di “Libera” “non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.
UFFICIO PROGETTI
Istituzione di un ufficio progetti finalizzato al reperimento di risorse necessarie alla realizzazione delle attività innovative. Ufficio progetti che sappia operare in rete con altre istituzioni del territorio, terzo settore, associazionismo, anche in collaborazione con il Consorzio Desio Brianza per acquisire fondi complementari alle risorse comunali previste dal bilancio.